Il panettone, dolce milanese per eccellenza resta il dolce più pop e buono da condividere durante le feste di Natale. La tradizionale ricetta è stata talvolta modificata cedendo il passo a innovazioni gastronomiche di tutto rispetto. Oggi il panettone è un dolce tipico italiano tutelato dal 2005 da un disciplinare, che ne specifica gli ingredienti e le percentuali minime per poter essere definito tale.
Del Panettone sappiamo come si prepara e anche se la tentazione di prepararlo in casa è forte, alla fine si finisce per cedere ai migliori preparati della pasticceria italiana. Cedrospeziato ha scelto quest'anno un panettone preparato artigianalmente, frutto di ricerca e innovazione da parte di una pasticceria celebre della costiera Amalfitana, per i suoi commensali...
Ottimi panettoni li troviamo anche nella grande distribuzione e spesso il gusto classico è quello più buono. Al cioccolato o al finocchietto selvatico, al cedro candito o alla mandorla, ai fichi o all'uvetta.
Tutti squisiti, tutti ottimi per festeggiare la festa dolce del Natale. E voi quale avete scelto da condividere con chi amate?
Due sono le storie mitiche più accreditate alla storia di questo antico dolce lombardo. Storie incredibili che ci avvicinano al gusto del panettone più tradizionale, una narra l'amore e l'altra di alta cucina...
Io ho già la mia preferita, Leggete un po?!
Si racconta che un certo Messer Ulivo degli Atellani, falconiere, che abitava nella Contrada delle Grazie a Milano si innamorò della bellissima Algisa, figlia di un fornaio della zona. Ulivo si fece assumere dal padre di lei come garzone e, per incrementare le vendite, provò a inventare un dolce ispirandosi all'amore che nutriva verso la donna: con la migliore farina del mulino impastò uova, burro, miele e uva sultanina. Poi infornò. Fu un successo strabiliante, tutti vollero assaggiare il nuovo pane che con la sua lunga lievitazione simulava la crescita di un insperato amore, qualche tempo dopo i due giovani innamorati si sposarono e vissero felici e contenti.
La storia più comune narra invece di un bravissimo cuoco già al servizio di Ludovico il Moro. Il cuoco fu incaricato di preparare un sontuoso pranzo di Natale a cui erano stati invitati molti nobili del circondario, ma il dolce, dimenticato nel forno, quasi si bruciò inavvertitamente. Data la disperazione del cuoco, Toni, un piccolo aiutante cercò di trovare una soluzione arrangiandosi con quanto rimasto in dispensa, un po' di farina, burro, uova, della scorza di cedro e qualche uvetta. Il giovane volendo aiutare il suo superiore in difficoltà, preparò questo dolce per tutta la notte presentandolo come ultima chance sulla tavola dei nobili ospiti.
Il cuoco acconsentì a tale tentativo da parte del suo sottoposto e si mise dietro una tenda a sbirciare la reazione degli invitati. Fu un vero successo. Nacque così il Pane di Toni, il famoso Panettone!