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L'arte muove il mondo. Cedrospeziato & La ragazza con l'orecchino di Perla

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L'arte muove il mondo. Cedrospeziato & La ragazza con l'orecchino di Perla

Il bellissimo e imponente Palazzo Fava sito in via Manzoni a Bologna in centro, ha accolto uno dei capolavori provenienti da Amsterdam, in particolare dal museo Mauritshuis.

Cedrospeziato c'era e ha potuto recensire una delle più belle mostre d'arte organizzate in Italia.

Una mostra che ha avuto i caratteri dell’eccezionalità e della irripetibilità: Palazzo Fava rappresenta infatti l'ultima tappa tutta italiana di un tour mondiale di tali tesori con al centro il capolavoro tra i capolavori: La ragazza con l’orecchino di perla di Johannes Vermeer....

E' stato possibile ammirare molti altri eccezionali capolavori da Rembrandt a Hals, da Steen a Ter Borch e anche un secondo Vermeer. Tutto il grande Seicento olandese in un’unica mostra. In Italia. A Bologna.

Promossa dalla Fondazione Carisbo, Museo nella Città e Linea d’ombra, con il main sponsor Segafredo Zanetti. La ragazza con l’orecchino di perla, con la Gioconda di Leonardo e L’urlo di Munch, è unanimemente riconosciuta come una delle tre opere d’arte più note, amate e riprodotte al mondo, per questo vederla e ammirarla è diventato un vero pellegrinaggio, si sono registrati più di 3000 visitatori e tanti i turisti che fino al 25 maggio del 2014 sono accorsi per ammirare un vero gioiellino artistico.

Il Palazzo Fava, è parte del percorso museale Genus Bononiae, un bellissimo palazzo dove si respira arte e cultura. Bellissimi gli affreschi presenti sulle sue volte e degno di nota il secondo piano dello stesso, spazio espositivo reso moderno e accattivante dove si ammirano altri dipinti piu' moderni, degni di nota.

Sia da giornalista che da amante dell'arte cio' che sono riuscita a cogliere è stato il grande entusiasmo che la mostra è riuscita a trasmettere ai suoi visitatori: non sempre l'arte riesce ad entusiasmare anche chi non è appassionato, ma questo non può che essere il frutto di un ottimo lavoro e non solo di marketing che Bologna è riuscita a trasmettere ottimamente, per le sue grandi strade sono stati messi anche i segnali indicatori per raggiungere palazzo Fava attraverso un percorso breve e veloce!

I quadri di Rembrandt hanno illuminato una sala oscura e i colori dei dipinti così realistici e ipnotizzanti mostrano colori vivi e nitidi di tempi andati e mai dimenticati, storie di vita, ritratti e altro affascinano un occhio, quello del visitatore piu' attento, e lo ipnotizzano creando quasi nel suo immaginario una rivisitazione della realtà circostante.

La ragazza con l'orecchino di perla è stata davvero la star indiscussa di una raffinatissima mostra sulla Golden Age della pittura olandese, curata da Marco Goldin e tra gli altri da Emilie Gordenker, direttrice del Mauritshuis Museum de L’Aia dove il capolavoro di Vermeer è conservato, e dal quale provengono tutti i dipinti in esposizione a Bologna.

L’occasione storica di ammirare in Italia questa icona e gli altri celeberrimi dipinti olandesi, nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Carisbo e il suo presidente dott. Leone Sibani, Genus Bononiae Musei nella Città e il suo presidente prof. Fabio Roversi-Monaco, lo sponsor istituzionale Intesa Sanpaolo e Marco Goldin, storico dell’arte e direttore di Linea d’ombra.E con la partecipazione fondamentale, in qualità di main sponsor, del Gruppo Segafredo Zanetti.

La ragazza con l’orecchino di perla evoca bellezza e mistero e il suo volto da oltre tre secoli continua a stregare coloro che hanno la fortuna di poterla ammirare dal vero o che magari l’hanno scoperta attraverso i romanzi e il film, di cui la bellissima ragazza dal copricapo color del cielo è diventata, forse suo malgrado, protagonista.

Il suo arrivo in Italia è il frutto straordinario di una trattativa durata un paio di anni, a partire dal momento in cui il Mauritshuis – scrigno di opere somme da Vermeer fino a Rembrandt – è stato chiuso per importanti lavori di restauro e ampliamento, che ne hanno visto poi la riapertura.

Intanto una parte delle collezioni del Museo è stata riallestita presso il Gemeentemuseum, sempre a L’Aia, mentre un nucleo, forse il più strepitoso, è stato concesso ad alcune sedi internazionali in Giappone (a Tokyo e Kobe) e negli Stati Uniti: il Fine Arts Museum di San Francisco, l’High Museum of Art di Atlanta e la Frick Collection di New York, ovvero a istituzioni di assoluto prestigio mondiale.

Come unica sede europea, e ultima prima del definitivo ritorno de La ragazza con l’orecchino di perla nel suo Museo rinnovato, la scelta è caduta su Bologna e su Palazzo Fava.

La ragazza con l'orecchino di perla “E' stata l’unica occasione per ammirarla in Europa al di fuori della sua sede storica da dove, conclusa la mostra bo-lognese, probabilmente non uscirà mai più, essendo l’opera simbolo del museo riaperto”, quanto affermato da Fabio Roversi-Monaco, Presidente di Genus Bononiae Musei nella Città.

“E’ stato ovviamente un onore per me essere riuscito a portare in Italia per la prima volta questo capolavoro” – dice Marco Goldin. “Vorrei che il pubblico si ponesse davanti a questo quadro non soltanto come a un’icona pop, ma anche come a una rappresentazione sublime della bellezza dipinta. In questo quadro tutto vive dentro una sorta di silenzio crepitante, che chiama ognuno di noi verso il luogo dell’assoluto.” Capolavoro che non è stato solo a Bologna.

Il quadro è stato infatti accompagnato da 36 altre opere dello stesso Museo, sempre di qualità eccelsa, scelte appositamente per la sede bolognese e quindi in parte diverse da quelle già esposte in Giappone e poi negli Stati Uniti.

La ragazza con l’orecchino di perla non è stato  tra l’altro l’unico capolavoro di Vermeer in mostra. Ad affiancarla Diana e le sue ninfe, quadro di grandi dimensioni che rappresenta la prima opera a essere stata da lui realizzata.

E ancora, ben quattro Rembrandt e poi Frans Hals, Ter Borch, Claesz, Van Goyen, Van Honthorst, Hobbema, Van Ruisdael, Steen, ovvero tutti i massimi protagonisti della Golden Age dell’arte olandese.Accanto a questa mostra, la Fondazione Carisbo, Genus Bononiae Musei nella Città e Linea d’ombra hanno proposto anche Attorno a Vermeer, omaggio tributato da venticinque artisti italiani contemporanei, da Guccione a Sarnari, da Raciti a Forgioli, scelti da Marco Goldin per il senso della loro adesione all’intima idea specialmente del medium luminoso vermeeriano, senza distinzione tra figurativo e astratto.

Il binomio antico-contemporaneo è stato, del resto, una precisa cifra stilistica del critico veneto, riaffermato in modi diversi e originali in concomitanza di molte delle sue mostre.“Genus Bononiae Musei nella Città – ha precisato il Presidente Roversi-Monaco – che ha inteso cogliere questa magnifica occasione per rilanciare la città di Bologna, sia attraverso quello che è stato annunciato come un grande successo per il numero delle presenze in città, sia per la soddisfazione di vedere proposto ai molti che hanno partecipato il percorso museale Genus Bononiae da noi creato e inaugurato dal Presidente della Repubblica.”

Bellissima iniziativa e bellissima esperienza anche per Cedrospeziato.it

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